venerdì 13 settembre 2013

Vi siete mai soffermati sulle trame delle fiabe?



Chi non ha mai letto una fiaba al proprio figlio, fratellino minore o nipote?
Credo che proprio nessuno sia mai riuscito a scamparla, almeno una volta nella vita dev’essere successo a tutti.
Ma vi siete mai soffermati realmente sulle trame?
Si dice che quella di Cappuccetto Rosso parli di violenza femminile, che quella di Pollicino sia una metafora dei processi di crescita e individuazione, per non parlare della fiaba di Hänsel e Gretel. Chi non ha raccontato questa storia ai propri bimbi? Eppure é piena zeppa di reati perseguibili penalmente: dall’abbandono di minori, al sequestro, dal furto all’omicidio. E allora perché raccontiamo queste cose ai bambini? Perché queste favole li aiutano a crescere: fanno capire loro cos’ è giusto e cos’è sbagliato, che nella vita non è “tutto rosa e fiori” ma che si può sempre trovare una soluzione, …

2 commenti:

  1. Cara Stefania, ancora una volta mi ritrovo a essere d’accordo con quanto scrivi.
    A mio parere le fiabe sono molto importanti sia per i bambini che per gli adulti.
    Attraverso di esse, i bimbi vengono posti di fronte ai principali, e comuni, bisogni o paure: per esempio, il bisogno di essere amati, la sensazione di essere inadeguati, la paura della separazione. Molti genitori commettono l’errore di omettere gli aspetti negativi di una storia quando la raccontano ai loro figli, ma credo sia sbagliato perché esse esprimono in modo simbolico un conflitto interiore, suggeriscono come può essere risolto. Penso che i bambini sviluppino anche una delle doti fondamentali: l’ascolto. Ascolto una fiaba, imparo ad ascoltare gli altri che raccontano, si raccontano.
    Quando cresciamo, vediamo le fiabe con occhi diversi. Mentre tendenzialmente a tutti i bambini piace ascoltare le fiabe, conosco persone adulte che tendono a sminuire il significato delle fiabe, che viene quindi frainteso o sottovalutato, chiedendosi se davvero i bambini capiscano il sottile senso delle fiabe; altre che non esitano di recuperare significati che non erano stati interamente compresi nell’ascolto della fiaba da piccino, magari nel momento in cui le raccontano ai figli. In effetti chi di noi non ha una fiaba preferita? Magari perché nel profondo nasconde delle nostre insicurezze, o perché no, è stata la fiaba grazie alla quale si è riusciti a superare queste ultime? Se vogliamo tentare di dare una prova del segno che le fiabe lasciano nella vita di una persona, grande o piccolo, esistono alcune frasi, ad esempio il famoso aforisma “Ti cresce il naso come Pinocchio”, che sono divenute affermazioni usate abitualmente. Quindi riflettere sul palese messaggio che le trame trasmettono, che consapevolmente comprendiamo da adulti, come i significati che hai citato, è un buon punto di partenza.
    Chissà che la condivisione delle nostre opinioni possa essere uno spunto per riconsiderare il valore delle fiabe.

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    1. Ciao Francesca, da come hai scritto si sente che questo argomento ti sta davvero a cuore ed anch'io la penso allo stesso modo. Il tuo commento è stato più che esaudiente e penso che non servano ulteriori delucidazioni.
      Mi auguro anch'io di cuore che qualcuno porti avanti la nostra causa e inizi a pensarla come noi. Nell'attesa ti ringrazio per il tuo interessante intervento.

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