
Per quanto concerne l'empatia si tratta del movimento tramite il quale le emozioni hanno una parte attiva nella conoscenza in generale ed, in particolare, nella conoscenza dell'altro. Consiste nel dare la possibilità di accostarsi all'altro cercando di capire qual è la sua essenza dal profondo, senza che i genitori si pongano in una posizione di superiorità che servirebbe solo ad impostare un cattivo rapporto col figlio, non vi devono essere quindi prevaricazioni.
Riguardo la capacità di porgere la parola, sembra essere un'attività molto sottovalutata eppure non tutti sono in grado di capire quando smettere di parlare per ascoltare l'altro; i bambini sono i primi all'inizio della loro vita a non esserne capaci, eppure anche molti genitori sembra non averne ancora colto il vero valore. Bisogna rendersi conto che conversare significa inanzitutto ascoltare e poi dialogare. Non si può parlare senza prima conoscere ciò che l'interlocutore ci vuole dire oppure senza capire se l'altro, tramite messaggi non verbali, ci sta dicendo che in realtà non ci segue e non è connesso con noi. Ecco quindi che i genitori non possono parlare senza aver sentito i propri figli.
Porgere l'attenzione é un atto estremamente educativo perchè nel suo profondo contiene la disponibilità che si ha verso l'altro: se si danno le attenzioni dovute ai propri figli significa che si è disposti ad interagire con essi, ci si tiene a loro e alla loro crescita. Essere attenti vuol dire anche essere capaci di nuovo apprendimento dato che le nostre menti continuano a svilupparsi per tutta la vita.
Porgere l'attenzione é un atto estremamente educativo perchè nel suo profondo contiene la disponibilità che si ha verso l'altro: se si danno le attenzioni dovute ai propri figli significa che si è disposti ad interagire con essi, ci si tiene a loro e alla loro crescita. Essere attenti vuol dire anche essere capaci di nuovo apprendimento dato che le nostre menti continuano a svilupparsi per tutta la vita.
Infine, ma non per importanza, ho citato la capacità di essere una guida morale ed etica consapevole poichè l'atto dell'educare comporta necessariamente una certa intenzionalità. La responsabilità del genitore è in primis etica ed umana, poi civile. Guardandosi indietro come adulti si può imparare a guardare con occhi di speranza i figli nella loro sviluppo e si può accompagnarli come guida certa perchè è possibile rispecchiarsi in loro e che loro facciano lo stesso in noi, trovando così se stessi.
Ciao, sono una mamma di un bambino di 5 anni. Ho cominciato a seguire i tuo post sull'argomento del rapporto tra genitori e figli e ti faccio i miei complimenti per la descrizione che hai fatto.
RispondiEliminaSu questo post dici "senza che i genitori si pongano in una posizione di superiorità che servirebbe solo ad impostare un cattivo rapporto col figlio, non vi devono essere quindi prevaricazioni". Concordo che un genitore non deve comportarsi come un dittatore nei confronti dei propri figli, però se il bambino è molto vivace e difficilmente ascolta i richiami che gli vengono posti, come consigli di interfacciarsi con lui per evitare di comprometterne il rapporto?
L'unico modo per cercare di farsi ascoltare è raggirare il problema, non sempre con i bambini funziona l'essere diretti: "spegni la tv", "metti a posto", "vai a dormire",...
EliminaBisogna cercare di trovare una soluzione a queste piccole cose, ad esempio, proporre al bambino di spegnere la televisione per andare a fare un'attività assieme; chiedergli se ti aiuta a sistemare perchè lui sa come si mettono a posto le cose dato che sono sue; portarlo in camera e farlo giocare un po' se necessario (così si stanca) e poi cercare di farlo addormentare in modo "soft".
Io faccio da baby sitter e spesso quando la bambina che tengo non vuole fare il pisolino pomeridiano la faccio giocare un po'e poi distendere sul lettino chiedendole delle cose sulla mattina passata all'asilo e infine le chiedo se IO posso leggere una storia che non ho mai letto, all'inizio sta attentissima a quanto le leggo ma fidati che pian piano si addormenta senza rendersene conto.E funziona sempre. Cerca il modo migliore per convincerlo a far qualcosa senza imporglielo, fatelo semplicemente assieme o faglielo fare perchè "lui è più bravo". Spero di averti aiutato con questi semplici esempi.
Mi hai dato dei buoni punti su cui riflettere e da mettere in pratica. Ti ringrazio mille.
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